San Carlo Cremona è felice di annunciare Monica Bonvicini, “And Rose”, nuova mostra del 2024 ospitata all’interno della seicentesca chiesa sconsacrata di San Carlo in Via Bissolati 33 a Cremona. La mostra personale di Monica Bonvicini sarà aperta al pubblico dal 5 ottobre a dicembre 2024.
Tra gli artisti più importanti della sua generazione, la pratica di Monica Bonvicini (Venezia, 1965) indaga il rapporto tra architettura, strutture di potere, genere e spazio. La sua ricerca si traduce in opere che interrogano il significato del fare arte, l’ambiguità del linguaggio e i limiti e le possibilità legate all’ideale di libertà.
Con un umorismo secco, diretta ed intrisa di riferimenti storici, politici e sociali, l’arte di Bonvicini non astiene mai dal stabilire un legame critico con i luoghi in cui è esposta, i suoi materiali e i ruoli di spettatore e creatore.
Dalla sua prima mostra personale al California Institute of the Arts nel 1991, il suo approccio si è evoluto formalmente senza tradire la sua forza analitica e la sua inclinazione a sfidare la prospettiva dello spettatore mentre si attacca pesantemente le convenzioni socio-culturali patriarcali.
Monica Bonvicini (Venezia, 1965) Tra gli artisti più importanti della sua generazione, la pratica di Monica Bonvicini indaga il rapporto tra architettura, strutture di potere, genere e spazio. La sua ricerca si traduce in opere che interrogano il significato del fare arte, l’ambiguità del linguaggio e i limiti e le possibilità legate all’ideale di libertà. Con un umorismo secco, diretta ed intrisa di riferimenti storici, politici e sociali, l’arte di Bonvicini non astiene mai dal stabilire un legame critico con i luoghi in cui è esposta, i suoi materiali e i ruoli di spettatore e creatore. Dalla sua prima mostra personale al California Institute of the Arts nel 1991, il suo approccio si è evoluto formalmente senza tradire la sua forza analitica e la sua inclinazione a sfidare la prospettiva dello spettatore mentre si attacca pesantemente le convenzioni socio-culturali patriarcali.
Le sue opere sono state presentate in numerose importanti biennali, tra cui Busan (2020), Venezia (2015, 2011, 2005, 2001), Berlino (2014, 2004, 1998), Istanbul (2017, 2003), New Orleans (2008), Gwangju (2006), Shanghai (2002), Santa Fe (1999). Sono state inoltre esposte in importanti musei di tutto il mondo, come il MAXXI, Roma (2024, 2018), Kunsthaus Zurich (2023), Deichtorhallen, Amburgo (2023, 2019, 2017, 2012, 2010), Nationalgalerie, Berlino (2022), Kunst Museum Winterthur (2022), Art Sonje Center, Seoul (2022), Castello di Rivoli, Torino (2021, 2005), Belvedere 21, Vienna (2019), Galleria Nazionale della Danimarca, Copenaghen (2019), BALTIC Center for Contemporary Art, Gateshead, Newcastle (2016), Kunsthalle Fridericianum, Kassel (2011), Art Institute of Chicago (2009), MoMA PS1, New York (2009), Kunstmuseum Basel (2009), Sculpture Center, New York (2007), Secession, Vienna (2003), Palais de Tokyo, Parigi (2002).
Bonvicini ha ricevuto diversi premi, tra cui il premio Oskar Kokoschka, Austria (2020), il Rolandpreis für Kunst in Public Space della Fondazione Brema, Germania (2013), il Preis der Nationalgalerie für junge Kunst, dei Staatliche Museen zu Berlin (2005) e il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia (1999). Le sue opere sono installate in via permanente al Queen Elizabeth Olympic Park di Londra, sul lungomare di Bjørvika, davanti al Den Norske opera & Ballet House di Oslo, e al Weserburg Museum of Modern Art di Brema. Monica Bonvicini ha studiato arte presso l’Universität der Künste di Berlino e presso i California Institute of the Arts di Los Angeles. Come professore all’Accademia di Belle Arti di Vienna, Bonvicini ha condotto i corsi di Arti Performative e Scultura dal 2003 al 2017. Nell’ottobre 2017 ha assunto la cattedra di Scultura presso l’Universität der Künste di Berlino. Monica Bonvicini vive e lavora a Berlino.